Due giorni ad Ischia per parlare di un tema centrale per la vita di tante e di tanti. Lavoro negato, desiderato, precario, stabile, intellettuale, esecutivo. Lavoro di donne prima di tutto , “lavoro privato”, “lavoro pubblico”. Tanti racconti di vita messi in comunicazione tra loro e con l’intento di stimolare la politica (saranno presenti assessori regionali, ministri, esperti, sindacalisti) ad accentuare quello che le dovrebbe essere essenziale: la capacità di ascolto. Parleranno le donne della cooperativa “Un pomeriggio di primavera” appena costituitasi a Barra. Parlerà l’operaia di un setificio di San Leucio. Parlerà una grande imprenditrice a capo di una holding. Parlerà una giovane precaria. Una politica racconterà il suo “strano lavoro”. Parleranno non in rappresentanza di categorie o in nome di altri, racconteranno “solo” l’esperienza soggettiva così come l’hanno elaborata, così come la pensano. Ed il “racconto di sè” renderà possibile il confronto ed approdi comuni. Non mancheranno i contributi sapienti dell’Università Bocconi di Milano e della Federico II di Napoli. Saranno contributi nei quali le “studiose” non racconteranno astratti resoconti, ma partiranno, come si diceva una volta e come continua ad essere efficace, da sè, dalla loro esperienza. Su questo, che è un’altra tappa dell’itinerario di “Civiltà delle donne”, ci piacerebbe che tutte e tutti ci aiutaste a riflettere e ad agire.
venerdì 7 settembre 2007
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